Difesa personale




 Oggi noi alunni della classe 2D , 2C e 1B , abbiamo assistito ad un proggetto-scuola in cui hanno partecipato psicologhe e istruttori per la difesa personale.
La prima parte è stata quella teorica , dove si è trattato il problema del" bullismo" ,le psicolohe hanno letto una storia che raccontava di un ragazzo vittima predestinata dei  bulli, che sfogava il suo  disagio mangiando, per questo veniva preso in giro dai compagni che lo definivano " OBESO ".
E stato per lui  un peso che gli ha reso la vita difficile.                                        
Le psicologhe inoltre ci hanno spiegato come combattere il bullismo e come prevenire a questo problema.
La seconda parte di questo progetto è stata quella pratica e forse quella più divertente ,dove abbiamo assistito a delle tecniche di autodifesa effettuate da alcuni campioni italiani di karatè.
E stato interessante e informativo conoscere queste tecniche perchè possono essere usate in caso di aggressione e  per risolvere  eventi spiacevoli .
Bisogna ricordare inoltre che un combattimento si inizia solo per difesa ,mai  per attaccare perchè potrebbe essere pericoloso .
Ci siamo divertiti molto ed è stato per noi un ' esperienza costruttiva.
                                                                                               

Noemi Iodice  2D

Profili giuridici e sociali del fenomeno

“Bullismo e Cyberbullismo”

Con il termine “Bullismo” si definiscono quei comportamenti offensivi e/o aggressivi che un singolo individuo o più persone mettono in atto, ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di una o più persone con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sulla vittima.
L’uso improprio delle nuove tecnologie per colpire intenzionalmente persone indifese è stato definito “cyberbullismo” (cyberbullying nella letteratura anglofona). Esso descrive un atto aggressivo, intenzionale condotto da un individuo o un gruppo usando varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel tempo contro una vittima che non può facilmente difendersi. L’aggressore può agire nell’anonimato e può diffondere le offese attraverso il web raggiungendo un pubblico potenzialmente illimitato.

I soggetti coinvolti: il bullo e la vittima
Esistono due tipi di bullo:
Il bullo capo che è fiero di ciò che fa
Il bullo innocente che non crede di far male
Ed esistono anche due tipi di vittima:
La vittima provocatrice che stimola bullo
La vittima debole che ha paura

Dal punto di vista normativo
Nell’ordinamento giuridico manca una legge specifica in materia di Bullismo e Cyberbullismo.
I comportamenti posti in essere possono produrre conseguenze sia sul piano civilistico sia su quello penalistico, che amministrativo(d.lgs.196/2003)
Dal punto di vista penale si possono verificare tanti specie di reati quali:
·       Percosse
·       Lesioni Personali
·       Ingiuria
·       Diffamazione
·       Violenza
·       Minaccia
·       Danneggiamento

Dal punto di vista civilistico i danni che può subire la vittima sono di tipo:
·       Morale
·       Biologico
·       Esistenziale

La responsabilità delle azioni compiute dal minorenne ricade su:
·       I genitori
·       Gli insegnanti
·       L’amministrazione scolastica

   Il mondo dei social network
   Vantaggi:
·       La comunicazione e l’informazione avvengono in tempo reale
·       La comunicazione e l’informazione sono globali
·       Sono mezzi di comunicazione comodi
·       Mantengono e incrementano i rapporti interpersonali

 Svantaggi:

·       Perdita del contatto con il mondo reale
·       Creazione di nuova identità
·       Internet nasconde molte insidie e il suo utilizzo deve essere controllato dagli adulti
·       Crea dipendenza,perdita della privacy


Scritto da:
 Giulia Nacca e Lucia Maddalena Nero